Oh, questo è uno dei due pezzi che non sonop stati fatti rigorosamente in stile japan stretto… ma hanno un respiro un po’ più realistico. Questo è un ronin, non un samurai… poi ce ne sta un altro che lo completa… e però lo saprete tra 3/4 giorni, voi… Ora parliamo di questo ronin.
Innanzitutto: cosa distingue un samurai da un ronin… che è una cosa un pelino più complicata? Molto semplice… in questo disegno la bandiera strappta che vedete dietro il tipaccio. Ora… precisazione… tipo maggio… posterò le foto di ogni singolo pezzo ora che i colori si sono riassettati e che la pelle non è arrossata e che… ci sono i dettagli in più. Perchè questo Ronin dovete immaginarvelo con il sole dietro… ed i raggi a riempire il bianco tra lui e l’hannya che si intuisce al confine col braccio.
Ma questa è una precisazione del cazzo che non serve a spiegarvi il tatuaggio. Veniamo a noi.
Il ronin è tecnicamente quel samurai che ha perso il suo padrone (daimo) per morte del tizio o perchè sempre lo stesso tizio lo ha ripudiato definendolo non più meritevole di fiducia. In casi come questo il ronin può scegliere di togliersi di mezo facendo Seppuku… oppure può rimanere vivo e decidere di mettere il proprio braccio e la propria lingua a servizio di altri signori o del popolo. Solitamente un samurai che perdeva la fiducia del suo padrone si faceva fuori… nulla questio. Sono molto pochi i ronin ripudiati che sono rimasti in vita… anche perchè solitamente finivano spanzati dal padrone… qualora non accellerassero loro i tempi della burocrazia. I samurai il cui padrone moriva, senza che loro ne avessero colpa, invece, si riciclavano in questo modo: divenivano guerrieri a servizio del popolo insegnando arti marziali e tramandando i precetti del Bushido destinati a tutti… oppure facevano i mercenari. Il ronin sul mio braccio è un uomo che ha perso il suo padrone (la bandiera strappata) senza averne colpa. Per questo, pur non avendo un padrone tradizionale cui fornire i propri servigi, non rinuncia alla battaglia ed alla lotta, continuando a combattere per una causa, un ideale (in questo caso rappresentato dal sole che per ora vedete solo legermente accennato accanto al viso del guerriero).
Ora… nel leggere queste immagini ricordate sempre che nel linguaggio delle immagini giapponesi, il connotato allegorico è enorme. Il samurai è lo specchio della modestia, dell’umiltà e della disponibilità al sacrificio per una causa. Se riguardo indietro nella mia vita mi rendo conto di essere sempre stato molto pervicacemente attaccato alle cose che ho scelto di fare, essere sempre stato dedito a quel che mi coinvolgeva, essere sempre stato abnegato alloperosità. Nell’ozio ho sempre vissuto la personalissima forma depressiva che mi porta al numero inenarrabile di seghe mentali che sono sempre anticamera e salotto buono dell’infelicità. Inolre, nella mia vita, difficilmente mi sono approcciato agli altri con superiorità manifesta, con protervia, con arroganza. Se ben ricordo ho dimostrato anche spessissimo di difettare d’oprgoglio nel confronto con gli altri.
Eppure… in questo momento della mia vita, mi rendo conto che tante delle cose per cui mi sono impegnato, battuto, industriato, sono state capaci di deludermi. E deludermi profondamente. I sentimenti sono stati spesso srappati, con grandissima non chalance da altri. Gli ideali sono brandelli dati alle bestie randage – quanto sono crepuscolare! – ormai da anni… ed il mio percorso di ricerca e studio pur potendo valere non è stato apprezzato da alcuno… in molti hanno preferito “rock nelle periferie” a “La Camorra Barese”… eh vabbè!
Ho messo la mia “spada” e la mia “lingua” a servizio del popolo, qui, in una birreria… dovunque ci sia qualcuno che abbia voglia di lavorare con me o farmi lavorare. Dovunque ci sia chi rispettandomi voglia vivere una esperienza con me. Sono legato ad un daimo che fu, ad un mondo che fu… ed in questo difetto a trovarmi a mio agio. Ma non riesco a smettere di combattere… ed a farlo con le caratteristiche cui non voglio rinunciare: modestia, umiltà, disponibilità ad ascoltare e imparare da tutti, sincerità nel confronto. Proprio perchè questi connotati mi muovono e mi muovono tanto sulla grande scacchiera della vita… ho posizionato questa figura e la successiva, di cui vi palrerò tra qualche giorno, all’interno del braccio… dove non tutti possono vederla quando sono in piedi. Per una questione di modestia generale e per quel vizio incredibile, quando non siamo nel grande mondo virtuale dove alla fine non siamo che qualche pixel su uno schermo, di dire poco, pochissimo di me. Non sono un orso burbero… ma di persona preferisco fare il pagliaccione su tutto quel che può far ridere… difficilmente mi metterò a parlarvi di me se non vi conosco benissimo e se non sono assolutamente in quelle situazioni da acqua alla gola e salvagente obbligatorio. A dispetto di tuto quel che possa sembrare, sono un orsetto burbero ch non ha mai voglia di disturbare gli altri… che tende a tenersi tutto dentro, che cerca sempre finchè è possibile di risolvere i propri patemi da solo… perchè non sopporta l’idea di dare fastidio.
Recita con me mio Valoroso:
Non ho genitori;il Cielo e la Terra sono i miei genitori.
Non ho dimora;il Tan T’ien(sede del Ki)è la mia dimora.
Non ho potere divino;la Sincerità è il mio potere divino.
Non ho mezzi;l’Obbedienza è il mio mezzo.
Non ho potere magico;la Forza Interiore è il mio potere magico.
Non ho né vita né morte;l’Aum (l’eterno) è la mia Vita e la mia Morte.
Non ho corpo;l’Impassibilità è il mio corpo.
Non ho occhi;i miei occhi sono il Lampo.
Non ho orecchie;le mie orecchie sono la Sensibilità.
Non ho membra;le mie membra sono la Prontezza.
Non ho leggi;l’Autodifesa è la mia legge.
Non ho strategia;Diritto di uccidere e Diritto di ridare la vita sono la mia strategia.
Non ho progetti;Cogliere al volo l’Occasione è il mio progetto.
Non ho miracoli;le Leggi giuste sono i miei miracoli.
Non ho principi;l’Adattabilità ad ogni situazione è il mio principio.
Non ho tattiche;Vuoto e Pienezza sono la mia tattica.
Non ho talento;lo Spirito Pronto (intuito) è il mio talento.
Non ho amici;la Mente è mia amica.
Non ho nemici;l’Imprudenza è il mio nemico.
Non ho armatura;la Benevolenza è la mia armatura.
Non ho castello;la Mente Impassibile è il mio castello.
Non ho spada;No-Mente è la mia spada.
(mai pensato a te come ad un disturbatore,forse un provocatore
ma credo sia una deformazione professionale)
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nn devo certo spiegarti cos’è vero?
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La precisazione non l’ho ben colta tra parentesi… Per il resto grazie del bel dono!
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é riferita al tuo descriverti nel post,niente di più niente di meno
nessuna critica solo una osservazione personale nn richiesta
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Ma scherzi? Puoi fare tutte le osservazioni che ritieni zietta
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Il Ronin ha le tue fattezze…sn sempre più innamorata di questa storia 😀
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Difettare di orgoglio nei confronti degli altri, un concetto profondo quello di essere “onorevole” e vivere per il proprio “onore” senza mostrare la parte dannosa dell’orgoglio. Un cammino non per tutti quello del Samurai o del Ronin.
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Complicato e carico di sofferenze visto che l’orgoglio è anche una forte difesa
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Già…
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