Nel senso che ho quasi trentaseianni… ma di splendido sono splendido senza quasi…
Il quasi è un dato puramente anagrafico. Quasi trentasei e quindi tanto trentacinque ma non sentirli…
Finquando… beh finquando non hai un collaboratore coetaneo… simpatico, increidbilmente demodè, con una cultura musicale incredibilmente dissociata che accetta come esclusivamente degni di nota e ricordo i classici del divertentismo anni ’80, i pezzi classici del repertorio sala ricevimenti sposi a centro sala, alcuni sconosciuti successi degli anni ’60, un singolo pezzo di Giuliano Palma and the Bluebeaters… e i pezzi mitici e intramontabili della mia personalissima tracklist di spotify denominata Montaggio FdP che spazia dai Depeche Mode ai Creedence, ai Rolling Stones, ai Nobraino, con qualche concessione ad Elisa e Max Gazzè.
Il cortocircuito emotivo scatta quando il buon Nicolone, il mio collaboratore, 120kg di simpatia e tenerezza, il gigante buono, l’Obelix irrinunciabile mi fa sorridendo sornione ed un po’ imbarazzato, indicando alcune Butuntus Ferox di sua conoscenza… “Padrone – in tono scherzoso – quelle come hanno visto le casse della musica hanno cominciato a fare Maracaibo Maracaibo… metti quella canzone….”. Ed io sorriso accomodante, capisco, metto su Spotify e cerco una playlist alla bisogna… una che si chiama Anni’80 Italia…
… e partono i Righeira…
… e parte un urlo belluino dalle Butuntus Ferox , un urlo di approvazione… e quelle ballano e canticchiano che L’estate sta finendo… anche se siamo solo al 31 maggio… ed il guaio è che il buon Nicolone si toglie la maglietta…
… e come si dice in alcuni circuiti da me non condivisi a Giovinazzo, in provincia di Bari, scatta l’ignoranza… ossia non si capisce più niente… la dignità va sotto i piedi… ma anche io scherzo con Nicolone… e lui mi dice…
“Mo’ – che sta per Mamma Mia – che belle canzoni di tanti anni fa… te lo ricordi? Queste erano le canzoni dei tempi nostri…”. Ed io mi sento di colpo vecchio. Ma felice… perchè mi sento di tornare bambino. Mi risento col Piedone dell’Algida in mano ed il muso sporco di rosa… e mi dico che la mia estate non sta finendo… spero davvero che quest’anno cominci la mia bella estate…
… e però quando Nicolone mi dice “Ma questi che fine hanno fatto? Suonano ancora?” ed io gli dico che forse sono morti o vanno a qualche sagra del culatello a Dusseldorf, Nicolone non capisce e mi dice “Vedi che questi sono venuti a suonare al Panino della Nonna, l’anno scorso…”… ed io mi rendo conto che è davvero la fine!
E’ davvero la fine perchè sulle scale compare il fascistissimo tecnico di cucina che ci guarda con disapprovazione ed una punta di disgusto all’urlo di… “Massì, manco io e voi qui tra un pochetto ve lo schiantate…”. Tra qualche minuto, per la gioia delle Butuntus Ferox e di Nicolone… partiranno gli AcDc e l’ignoranza tornerà a posto…
… come i ricordi del Piedone in Piazza, d’estate… con mia nonna che mi pulisva il muso col fazzoletto umettato della sua saliva ricordandomi che potevo stare in giro a patto che ogni mezz’ora mi presentassi lì davanti a testimoniare che non ero in viaggio, in un portabagagli, alla volta di Orune o posti simili della Barbagia o della Gallura… a consegnare un orecchio.
Ma questa è I like Chopin… un’altra storia. Oppure Un’emozione da poco… e ve lo spiego tra poco.
…..oddio mi sento unariatide…. 😦
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°cariatide
ecco vedi? pure la dislessia grafica….
sasaino…. 😦
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I righeira hahahah che cosa mi hai ricordato…
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