“Benvenuti nella filiale del Credito Cooperativo Salentino” recitò la voce femminile, digitale e disturbante “Vi ricordiamo che nei nostri locali è severamente vietato fumare”. Sorrise: un minuto e mezzo. Stava diventando sempre più bravo. La goccia di sangue finì per bagnargli il labbro superiore. Ferrigna e salata. Incassò la testa nelle spalle e regalando al muro dietro di sé solo la vista di una confusa sagoma nera, si lanciò verso la porta. Agguantò la maniglia con un gesto rapido della sinistra e la tirò mentre già ci si infilava attraverso. Mantenne la testa bassa ed accelerò, scartando a sinistra. Corse, appena impacciato dal pantalone troppo largo e dalle protezioni che limitavano l’agilità naturale del suo corpo. Ripercorse al strada all’indietro. Non rallentò neppure quando, girato l’angolo, fu fuori dalla visuale delle telecamere. Quindici minuti erano il tempo di reazione minimo richiesto ad una pattuglia dei carabinieri che in quel momento era di servizio sulle strade provinciali del litorale. La prudenza, però, non era mai troppa. Guadagnò il portellone del Voyager e sparì al suo interno. Prima di spogliarsi, tirò fuori il ciuffo di banconote. Lasciò cadere tre pezzi sul piano d’appoggio, si chinò e cercò la piccola botola ricavata lì sotto. Prima di far sparire lì dentro il malloppo, diede una rapida contata: poco meno di diecimila euro. “Un paio di mesi, un paio di mesi stiamo tranquilli…”.
Deve fare un colpo grosso, altrimenti non ne esce cosí.
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E speriamo!
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😉
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