Io avevo fatto una promessa qui su. Un tempo vi parlai di un cassetto dove c’erano stivati una serie di oggetti che mi facevano paura, dolore, instabilità. Di sicuro vi ricordate. C’era dentro un anello, c’era dentro un pacchetto di preservativi intonso, c’era dentro un pacchetto viaggi regalato. Quel cassetto mi faceva male, paura e fastidio. Promisi che non lo avrei più aperto… se non quando sarei stato sicuro, ma sicuro davvero, di poterlo aprire serenamente. Promisi che ne avrei parlato.
Bene… due settimane fa più o meno uno degli oggetti “ivi contenuti”, ossia il pacchetto viaggi, è uscito da quel cassetto per non farvi più ritorno. E’ stato un viaggio brevissimo ma bello davvero, un’esperienza di una semplicità incredibile che però ha regalato momenti bellissimi. Se ne parlo qui è per onorare una promessa… visto che mi sono accorto, davvero, che quel cassetto da un paio di settimane con certezza assoluta, è solo uno spazio contenitivo dove ci sono oggetti legati al mio passato che mi chiedono serenamente di cambiare forma e diventare altro.
Mi sembra tutto sia stato molto semplice, sebbene io non possa dimenticare le difficoltà assolute che ho incontrato nei primi tempi. Cambiare pagina è sempre possibile… ed è ancora più bello ritrovarsi di fronte ad un foglio bianco, girata la pagina. Un foglio bianco da riempire ed una penna tra le dita. Scrivere mi piace un sacco… è un esercizio di solitudine e introspezione insuperabile… ma ammetto che ci sono libri che andrebbero scritti a quattro mani e letti a due voci. Questo è il caso… una sfida, peraltro, fantastica ed esaltante… come tutto quel che di bello, legato a quel posto sempre un po’ estraneo che portiamo al centro del petto, mi sta capitando.
bene.
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spesso è proprio la semplicità che crea la bellezza…
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I cassetti sono solo cassetti. Bisogna ricordarlo sempre.
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