L’idea era quella del Perfect Gentlman con qualcosa che fosse fuori posto…
Come un testo della Einaudi o il capello non proprio british…
A me questi scatti piacciono tantissimo… peccato non essere con Michele più spesso!
Nikon d60
Giovinazzo
L’idea era quella del Perfect Gentlman con qualcosa che fosse fuori posto…
Come un testo della Einaudi o il capello non proprio british…
A me questi scatti piacciono tantissimo… peccato non essere con Michele più spesso!
Nikon d60
Giovinazzo
Fine di un set fotografico di cui vi parlai, realizzato con Miriam. scatti elaborati con Nikon d60. La location è il glorioso circolo Arci37 di Giovinazzo, agosto 2010. L’idea generale era quella di rappresentare la trasformazione di una diva della musica o del cinema che ad un certo punto, allo specchio, sorpresa dalla enorme vacuità del personaggio… non resiste più e muta completamente, distruggendo il trucco, l’acconciatura, i vestiti.
Spero vi aggradi:
A voi la terza parte di un set fotografico di cui vi parlai, realizzato con Miriam. scatti elaborati con Nikon d60. La location è il glorioso circolo Arci37 di Giovinazzo, agosto 2010. L’idea generale era quella di rappresentare la trasformazione di una diva della musica o del cinema che ad un certo punto, allo specchio, sorpresa dalla enorme vacuità del personaggio… non resiste più e muta completamente, distruggendo il trucco, l’acconciatura, i vestiti.
Spero vi aggradi:
Eccovi la seconda parte di un set fotografico di cui vi parlai, realizzato con Miriam. scatti elaborati con Nikon d60. La location è il glorioso circolo Arci37 di Giovinazzo, agosto 2010. L’idea generale era quella di rappresentare la trasformazione di una diva della musica o del cinema che ad un certo punto, allo specchio, sorpresa dalla enorme vacuità del personaggio… non resiste più e muta completamente, distruggendo il trucco, l’acconciatura, i vestiti.
Spero vi aggradi:
Bene questo è il bacstage, con tutte le fotocamere messe ben bene, posizionate e qui scattate con la macchina digitale che, comuqneu, in quelle occasioni portavo sempre con me. Le tre foto sono obiettivamente le più evocative… non volevo far altro che mostrare come avessi fatto e, ad un certo punto, dare un tocco di quella luce, direttamente dal mirino di una holga 135.
Nikon d60
Ritorniamo al CiicoFotoset già visto ieri. Questa è la volta di Michele che lo stesso giorno fu messo di fronte ad un giornalaccio scandalistico anni ’70 e gli fu detto: “Tu vedi ora un pochino che vuoi fare!”. Lui mi disse: “Me ne vado al cesso… vieni!”. Sono state qui pubblicate solo le foto effettivamente pubblicabili, c’è tanto ancora che resterà negli archivi!
Holga 135BC con un avanzo di pellicola Lomography 400… la definizione pulita di questo scatto mi ha sempre impressionato.
Holga135BC Con Fomapan. Il viraggio è dovuto alla qualità monochrome scaduta, credo. Purtroppo così da vicino il fuoco intuitivo di una Holga non è performante… ma a me questo scatto è sempre piciauto tanto, con le luci tagliate.
Nikon D60… Scatto TresPunk ma mi piace perchè tanto espressivo. Alla fine era quello ch volevamo da questo set.
Nikon D60 ed ho sempre avuto la fortuna di avere con me amici molto istrionici che si sposavano perfettamente con la robaccia che quel giorno avevo in mente!
Il taglio di luce coi dettagli dell’occhio e del dito in richiamo, qui, mi è sempre piacito un sacco! Nikon D60 anche qui!
Questo set nasce davvero per scherzo con uso di macchine digitali D60 Nikon ed analogiche OM1 Olympus e Holga 135BC. Le pellicole usate sono tutte bianco e nero, marca fomapan, credo 400 asa… non so essere davvero molto preciso perchè non ho con me le specifiche. Volevo riprodurre il gusto ed il senso marcio di certe produzioni che mi rapivano quando venivo sottoposto alla visione di blob da genitori troppo comunisti!
Enrico fingeva di essere un beone avvinazzato… Non fu difficile convincerlo! Nemmeno fargli irrimediabilmente rovinare una maglietta con un vino che era diventato aceto da tempo, ma tingeva che era una meraviglia! Nikon d60
Perdonate la compressione, molti dei dettagli si sono persi… ma non era così sfocata… questa è una pellicola Fomapan asa400 scaduta da un paio d’anni almeno… se non di più. Non si tratta di una bianconero nativa ma credo di una monochrome… Holga135bc
Orgoglioso, in questo scatto con Nikond60, mostra il villoco pelo! Ed una espressione assente e compiaciuta!
Gli chiesi di non pensare a me, di essere fuori dagli schemi, di comportarsi come si sarebbe sempre voluto comportare… Holga135BC
Qui mi aveva detto qualcosa come dieci secondi prima… “Aspetta, provo anche a sbavare…”. Nikond60
Poi si sedette in modo scomposto protestando il fatto che composizione, luce e messa a fuoco, in lomografia, sono dettagli trascurabili… Qui non è un problema di compressione, la foto è proprio oscena. Ma da cinico set… non me la sono mai sentita di escluderla!
Questo è un mattonficio abbandonato che si incontra giungendo a Spinazzola via Minervino Murge. Struttura immensa assolutamente aperta ed accessibile. Gli scatti sono stati realizzati lo stesso giorno del set precedente. Nikon d60 e OlympusOM1. Torna la mia passione assoluta per il junk metropolitano, per l’archeologia industriale, per l’abbandono.
Una veduta dall’interno con n gioco alternato di vuoti e pieni
Uno dei cunicoli nei forni di cottura…
Uno dei ochi scatti salvati dall’imperizia di uno sviluppatore disattento… da solo l’idea di quel che sarebbe potuto essere se nn si fosse malamente sviluppato un rullino bianco e nero…
Il stabilimento abbandonato dove mi sono addestrato per mesi a scattare l’abbandono ed il desueto, usando ogni formato ed ottica possibile. Lo stabilimento si trova nella mia cittadina e prima che nascesse l’ILVA era il secondo colosso della siderurgia italiana. Chi conserva libri di applicazioni tecniche più datati del 1980 vada a vedere cosa si diceva di questo impianto. Questo è quel che rimane: scenario bellico e archeologia industriale. Ho anche ambientato un bellissimo set con una amica… forse lo posterò!
Nikon d60, OlympusOM1. Il materiale digitale, dove segnalato, ha subito postproduzioni similhdr (era il 2009 ero giovane e stupido all’epoca).
Mi piaceva la geometria di questa composizione. Temo l’abbia rovinata l’esasperazione dei dettagli nel tentativo embrionale di realizzare un HDR. Perdonate la cornice con firma kitsch.
Adoro questo scatto così bellico, pur con quelle luci incredibilmente invasive, perchè in quel cemento quasi fuso c’è l’essenza del bellico e dell’abbandono. (Nikon D60 ed elaborazione in chiave hdr)
Nikon d60, scatto più pulito… mi piaceva il ritmo delle colonne e quella via di fuga decentrata.
Verticali insostenibilità: Nikon d60 e nessun’altra elaborazione.
Ruggine nei ricordi. Nikon d60 e nessuna postproduzione.
Questo vero e proprio colpo di culo mi ricorda sempre lo scatto Lunch at the top of a skyscraper… la volevo così e con enorme fortuna così la ebbi. Nikon d60 e nessuna post produzione.
I prodigi dello sviluppo in C41, ossia con trattamento di negativi su pellicole positive, è quello di restituire colori non prevedibili. Il tono metallico e inacidito è in pellicola… non c’è alcuna aggiunta. Olympus OM1
In questo caso la restituzione fu quella di toni metallici. Purtroppo la pellicola 50 non ha fato il suo dovere fino in fondo. Chiedo scusa per la soppressione di tanta parte della definizione a causa della compressione dei file grafici.
Il tono rugginoso di questpellicola redscale, cioè impressionata sul lato contrario, è davvero impareggiabile. Olympus OM1 e nessuna postproduzione.
Ah sì dimenticavo, l’ultimo scatto è una doppia esposizione fatta con Holga120… fiori anche lì dove l’industria pesante sparse sale tra le terre e tra le vite di tanti, troppi.