Alessio Cunzi è un giovane adulto. Quel che sembra un ossimoro indica invece con una certa chiarezza quella indefinita età tra i 20 ed i 30 anni. A 30 sei adulto. Prima puoi ancora fare un po’ la testa di cazzo. Alessio Cunzi ha le idee molto chiare sul suo futuro, invece, pur avendoci meno di trent’anni. Vuol fare della sua passione una occupazione a tempo pieno che, oltre alla gratificazione economica certa, gli assicuri anche serenità e divertimento.

Alessio Cunzi ama lo sport, allenarsi, correre, giocare a calcio. Alessio sogna di essere una stella, una celebrità sportiva. E nel frattempo sogna di poter cominciare questa carriera affiancandole anche un lavoretto in più: il personal trainer. Socialità, donne, soldini. Che poi vuol dire alla lunga “scopazze e bellavita”. Alessio è uno che crede di aver capito tutto della vita.
Alessio è abile a baciare, è sportivo, è un suadente conversatore ed ama gli animali, soprattutto i cani. Desidera un amico a quattro zampe ma per ora sa di non poter garantire molto e di non aver molto tempo libero… per cui non se ne parla nell’immediato.

Alessio con le idee chiare e qualche soldo in tasca si trasferisce in città dalla provincia. Affitta a poco prezzo un piccolo bilocale su un singolo livello in un quartiere residenziale di basso profilo. Ok chiamiamo le cose col loro nome: affitta una catapecchia in una zona davvero periferica della grande città. La casa si compone di due vani non troppo ampi e non luminosi, ma assolutamente adatti alle sue esigenze di single. Certo, pochissimo giardino di fronte e sul retro. Certo un corridoio praticamente equivalente ad un budello triste e claustrofobico! Una anonimo e triste parquet di plastica sul pavimento della stanza da letto. Piastrelle bianche altrettanto anonime in bagno – pavimento e pareti. Ancora laminato plastico – che sarebbe il finto parquet – nel living eccetto per lo spazio cucina dove c’è un cotto di bassa qualità. Tranne che per il bagno, di cui abbiamo detto, in cucina c’è ai muri tempera ocra giallo chiaro, nel resto della casa una carta da parati con motivi floreali discreti e non porprio felici.

La casa non trasmette ad Alessio enorme empatia ed emotività. Sarà solo da sprone a darci dentro, mettersi sotto con gli allenamenti ed i provini, lavorare, farsi una posizone, scalare i gradini che lo porteranno via da quella casa triste – diciamolo pure – e fatiscente che adesso è costretto ad abitare. Perchè quella può permettersi.
Alessio possiede nell’ordine partendo dalla camera da letto e passando dal living alla cucina al bagno:
– un letto matrimoniale comune con una coperta pesante cammello, una cassapanca in legno dal design vintage (anzi no, diciamola tutta, vecchio) due finestre bigie…
– un divano due posti anni ’60 (un po’ sdrucite le federe), una tv con schermo non piatto e senza pay-tv, una libreria contenente lo stretto indispensabile per non annoiarsi e qualche manuale generalista di cucina, bricolage e logica, un tapis roulant che è l’unica spesa folle che ha voluto fare per poter cominciare sul serio a lavorare già da casa per prepararsi ai provini…
– tavolo da pranzo con sei sedie, frigorifero, piano da lavoro per la preparazione degli alimenti, piano cottura, forno, cestino della spazzatura, telefono a muro, allarme anti-incendio
– Lavandino, vaso, doccia a parete ed uno specchio piccolo…
(L’illuminotecnica era compresa in casa quindi tecnicamente la possiede la casa, non Alessio Curzi).

Alessio Curzi abita più o meno vicino alla palestra più grande e frequentata della città. Socializzare e farsi nuovi amici che condividano la sua passione non sarà un problema. Nemmeno trovare donne che più o meno gliela diano. Le sogna già diventare sue fan quando sarà finalmente famoso.

Per ora è lì che sgobba sul tapis roulant di buon mattino, dopo una colazione sana a base di spremuta di frutta e dopo una rinfrancante dormita. Ha deciso che si allenerà prima un po’ in casa e solo quando sarà sicuro di essere in perfetta forma comincerà a frequentare la palestra. Sa che è solo questione di giorni!
